Cornea

La cornea è la prima e più importante lente della nostra incredibile macchina fotografica: l’occhio. Ha forma convessa, è limpida, trasparente, liscia e regolare. Qualsiasi variazione nella forma, nella regolarità della superficie, nella trasparenza e nello spessore hanno importanti ripercussioni sul nostro modo di vedere.

Diverse patologie interessano la cornea. Le più frequenti sono il cheratocono, le cheratiti (infezioni), lo scompenso corneale, le distrofie corneali.

  • Cheratocono: malattia relativamente frequente, è una degenerazione su base genetica con manifestazione tardiva (adolescenza).  In questa malattia le lamelle dello stroma corneale hanno una ridotta capacità di adesione e tutta la struttura tende a “scivolare” verso il basso producendo una distorsione della superficie corneale che appare curva  e ectasica inferiormente e più appianata e sottile in alto. Il cheratocono ha una evoluzione variabile sia per gravità che per velocità e tendenzialmente peggiora nelle prime decadi di vita stabilizzandosi in età avanzata. Nei casi più gravi determina una invalidità visiva tale da richiedere un trapianto di cornea. E’ fondamentale la diagnosi precoce, possibile con una semplice topografia.
  • Cheratite: patologia infiammatoria della cornea.  Le cause sono molteplici. Generalmente infettive (virali o batteriche), tossiche, neurotrofiche. I sintomi principali sono la fotofobia, l’iperemia pericheratica, la riduzione visiva e, spesso ma non sempre, il dolore. Molte volte le cheratiti si risolvono velocemente con una adeguata terapia, altre volte tendono a persistere, ad aggravarsi e a resistere nel tempo, dando quadri molto gravi che portano a una riduzione anche marcata della vista. La cornea è una lente trasparente, il permanere di uno stato flogistico cronico porta a un’alterazione della sua struttura e la sostituzione con tessuto cicatriziale opaco. In presenza di una cheratite va posta una diagnosi precisa e una  idonea terapia che varia nelle diverse forme. Il  successo della terapia dipende molto dall’adeguatezza delle cure. La diagnosi differenziale non è sempre facile. L’esperienza dell’oculista può fare la differenza.
  • Scompenso corneale: patologia di interesse chirurgico, si verifica quando, per varie cause, vi è un edema persistente della cornea. Generalmente si instaura per una funzione insufficiente del sottile strato che riveste la superficie interna della cornea, lo strato endoteliale.  Questo strato, formato da un’unica fila di cellule endoteliali fittamente stipate, impermeabilizza la cornea dai liquidi interni dell’occhio. E’ uno strato che lavora moltissimo sia nel mantenere un effetto sempre attivo di barriera, sia nel consentire lo scambio di metaboliti indispensabili al trofismo corneale.  E’ formato da cellule altamente specializzate e non rinnovabili. Negli anni queste cellule tendono a ridursi di numero, pur mantenendo la loro capacità di barriera. Diverse patologie (acquisite o geneticamente determinate) possono ridurre drasticamente il loro numero e dar luogo a uno scompenso corneale, cronico e progressivo. Nei casi iniziali lo scompenso può essere trattato con colliri iperosmotici e cortisonici ma, poiché progressivo,  la terapia è essenzialmente chirurgica e consiste nella sostituzione (trapianto) del solo strato endoteliale.
  • Distrofie corneali: patologie molto più rare, a gravità variabile, spesso geneticamente determinate. In queste forme si ha un progressivo sovvertimento di alcuni strati corneali con disturbi visivi diversi, a seconda della forma.

CHERATOCONO – INIZIALE

CHERATOCONO – INTERMEDIO

Cheratocono intermedio

CHERATOCONO – EVOLUTO

Cheratocono evoluto

Cheratocono in fasi evolutive diverse La zona ectasica è rappresentata dai colori più caldi: giallo e rosso. Nelle fasi precoci della malattia è possibile intervenire col cross linking, metodica rapida e sicura che solidifica e ricompatta le lamelle stromali. Nei casi evoluti e ormai stabili, il recupero visivo è spesso una sfida per l’oculista, richiede competenza e si avvale di diverse tecniche chirurgiche: trapianto lamellare, trapianto a tutto spessore, anelli intrastromali.

I MIEI PAZIENTI

Il miglior riconoscimento per un medico è un paziente sano e soddisfatto

Mia madre è paziente del dottor Scullica e mi conferma di aver ricevuto i migliori trattamenti, in termini di professionalità e umanità.
Ha subito due interventi di cui il secondo, svolto dal dottor Scullica, riuscito perfettamente senza complicazioni, a differenza del primo.
Consiglio pertanto, vista la grande serietà e precisione, di rivolgersi a lui per tutte le problematiche che tratta.

DARIA
Gli sarò eternamente riconoscente, mi ha ridato la vista e la vita. A seguito di un infortunio ho compromesso quasi totalmente la capacità visiva dell’occhio sinistro, mi sono rivolto al Dr. Scullica che mi ha praticato una PRK il cui esito è stato scientificamente miracoloso… ho recuperato totalmente la vista e la vita ha ripreso a sorridermi.
STEFANO

Il Dott. Scullica è stato gentilissimo, mi ha spiegato in termini medici e anche in modo più che comprensibile, che cosa avessi, facendomi una visita attenta e scrupolosa e dandomi una terapia efficace.
È umano, gentilissimo, scrupoloso e attento.
Ancora grazie!

ALBERTO